domenica 21 gennaio 2018

Elezioni politiche 2018: il voto inutile




Non sono di primo pelo. Ho i miei annetti, anche se….sono più giovane di certi giovani perché, come diceva Picasso: per diventare giovani, veramente giovani, ci vuole tempo.

Il vantaggio (o lo svantaggio) di non essere di primo pelo è che di campagne elettorali ne ho viste e sentite parecchie. Mai vista una campagna elettorale come questa. Il livello più basso di sempre.
La campagna elettorale più inutile di sempre. Perché – salvo sorprese sorprendenti – il prossimo governo sarà PD-Forza Italia. Inutile votare? Per quanto mi riguarda: sì. Perché votare quando è praticamente scontato che, per effetto della legge elettorale proporzionale, l’unica maggioranza che si formerà sarà quella di Renzi e Berlusconi. Serve votare per altri partiti? E poi, c’è veramente qualcuno da scegliere in alternativa a questi due?

Che sia un voto inutile lo sanno i partiti che stanno vomitando prese per il sedere colossali, cioè promesse elettorali che offendono anche il più cerebroleso degli italiani. Le balle non sarebbero così grosse e pacchiane se non sapessero che dopo il voto ci sarà il governo di “unità nazionale”. Che il voto sia inutile lo sanno gli italiani dotati di ragionevole realismo.

Pressoché scontato il prossimo governo ma non esattamente il numero di voti per Pd, Forza Italia e M5S. Non credo che gli attuali sondaggi saranno rispettati. Le dichiarazioni di voto su cui si basano questi sondaggi sono in parte “drogati”.
Alcuni non osano dichiarare che, comunque, voteranno PD. Idem, per Forza Italia. E alcuni dichiarano di votare M5S ma non lo faranno. A meno che, sia i contenuti della campagna elettorale, sia la squadra che presenteranno non convinceranno parte degli italiani che votandoli non consegnerebbero il paese a degli incapaci. Non a degli inesperti. L’inesperienza ci sta e certi errori sono comprensibili. L’incapacità non può, non deve esistere.
E se anche il M5S presentasse come candidati e/o come squadra di governo persone di spessore e preparate non è detto che queste, in un governo Cinquestelle, non diano le dimissioni dopo poco.
Amministrazione della Raggi, docet.

Visto che questo è il mio blog, non sono tenuta alla par-condicio. Quindi, dichiaro che – a oggi – mi asterrò dal votare. Di certo non voterò per Forza Italia e la Lega. Di certo, non voterò PD. Ci sarebbero il M5S e Liberi e Uguali. Quest’ultimi mi sembrano il baluardo della sinistra destinata a perdere (su di loro la penso più o meno come Renzi). E c’è il M5S. Però..

Nessuno mi toglie dalla testa, attualmente, che il problema di Di Maio non sia solo la scarsa relazione con i congiuntivi e con l’uso della posta elettronica (vi ricordate quando “sbagliò” a leggere la mail sulla Muraro, assessore all’ambiente del Comune di Roma finita nel registro degli indagati). Diciamo che, “a pelle”, preferisco Di Battista. E non sono certo la sola a pensarla così.

Nessuno mi toglie dalla testa che la prima linea del M5S sia fatta di replicanti della Casaleggio Associati. Il che, poteva anche essere accettabile agli albori del Movimento, ora non più.

Nessuno mi toglie dalla testa che non abbiano una visione progettuale, che non abbiano una capacità progettuale (che richiede l’applicazione di certe logiche aziendalistiche in ambito politico), cioè che non sappiano ancora che un paese si gestisce per un verso con interventi cosiddetti di contingency e nel contempo si lavora su progetti a medio lungo termine per risolvere problemi annosi, per smuovere situazioni di stallo che impediscono sviluppo e crescita sociale. Nessuno mi toglie dalla testa che se anche formassero una squadra di governo, qualora arrivassero a Palazzo Chigi le caratteristiche, i loro limiti, le loro contraddizioni, porterebbero a dimissioni in tempi brevi.
Al momento, la penso così. E non credo che cambierò idea in pochi mesi. Anche se, devo riconoscere al M5S di essere l’unico partito che – concretamente - si è tolto dalle tasche qualcosa per metterlo a disposizione degli investimenti. E questa non è cosa di poco conto, sia chiaro. Anzi. Sarà sicuramente premiante per Di Maio e compagni.

Indipendentemente dal mio pensiero, rimane il fatto che sta al M5S dimostrare di essere affidabile, di essere un gruppo cresciuto e in grado di evitare tutti i difetti dei partiti storici. Non tanto per convincere me, ma perché sarebbe buona cosa per il paese.
Perché la vera antipolitica non è quella del M5S, è quella di coloro che hanno Sgovernato questo paese dalla Democrazia Cristiana, a Berlusconi, al centro-sinistra. Certo. Ci sono diversità e attenuanti, ma il risultato finale è identico: sgoverno. E’ stata e rimane una classe politica che da troppi anni si tiene privilegi e vitalizi, una classe politica che si è distinta per essere corrotta, incapace di gestire la cosa pubblica. Un insieme di “caratteristiche” e incapacità che ci hanno consegnato ai diktat di Bruxelles. Lì, non contiamo nulla perché tedeschi e francesi, al di là di frasi di circostanza, ritengono – a torto o a ragione – che i nostri governi…sgovernino.

L’antipolitica non sono i Cinquestelle. Ma i partiti che hanno fallito e fatto fallire questo paese. La ripresina economica non cambierà sostanzialmente un paese che non ha vissuto solo una crisi economica. Ma anche intellettuale, morale. Un paese ricco di persone capaci, inversamente proporzionale alla classe politica, ma anche di imbecilli e individualisti, di cafoni senza il comune senso del bene collettivo. Non mi pare che il M5S possa già rappresentare un tentativo di svolta di questo paese. Al momento, è solo il meno peggio di altri. Questo, quanto meno, è ciò che penso io. Che ho i miei annetti ma che sono giovane dentro….e che credo nel motto “largo ai giovani, tanto più se circondati e seguiti da meno giovani che puntano su di loro”.
E’ la squadra che arriva a raggiungere obiettivi. E in una squadra non ci possono stare o solo giovani in senso anagrafico o solo persone adulte in senso anagrafico. E’ il mix che funziona. Esattamente come un governo non può essere composto solo da tecnici o solo da politici. E’ la squadra di politici onesti e capaci e tecnici onesti e capaci che porta a risultati. Ma questa pare roba da altro pianeta, non da Italia…

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