domenica 31 gennaio 2016

La “battaglia” di Renzi contro Angelona Merkel: Marco Travaglio,“Com’è umana, lei”



da: Il Fatto Quotidiano

Da giorni i titoli dei giornali ruggivano e rombavano come tamburi di guerra. Uno per tutti, quello de La Stampa di ieri: “Renzi affronta la battaglia contro Angela Merkel con i consigli di Napolitano”. Accipicchia, stavolta Matteo va a Berlino e gliele canta chiare, alla Cancelliera. Mica come le altre volte che pareva intenzionato a fare sfracelli e poi, appena la vedeva, si scioglieva come un ghiacciolo. No, adesso è caricato a pallettoni: dopo l’attacco a Juncker, tocca alla mandante crucca. Flessibilità come se piovesse, 17 miliardi di deficit aggiuntivo (un punto di Pil), ciapa la manovra italiana e porta a casa. Prendere o lasciare. Tiè. Poi si sa come vanno queste cose. E’ bastato che la Merkel gli mostrasse i suoi stivaloni in pelle umana, e il leone si è fatto coniglio, anzi agnellino. Tutto docile e ubbidiente, come le altre volte.
Lei gli ha detto che sulla flessibilità decide Juncker e lui si è accontentato di qualche pigolio sui 280 milioni che l’Italia deve girare alla Turchia come quota parte della mazzetta europea sennò Erdogan ci fa invadere dai migranti.
Nella conferenza stampa finale la Merkel, magnanima e materna, gli ha concesso il solito contentino di qualche sorriso e smorfietta, più l’elogio prestampato alle “ambiziose riforme italiane” che l’hanno “colpita e impressionata”, tratto dall’ingiallito comunicato che sempre estrae di tasca

venerdì 29 gennaio 2016

Carlo Tecce: Dalle statue coperte per Rohani ai Rolex, storia del capo del Cerimoniale Ilva Sapora


da: Il Fatto Quotidiano

Da vent'anni a Palazzo Chigi, è stata nelle scorse settimane al centro delle polemiche anche per l’affaire orologi raccontato dal Fatto Quotidiano. E' lei la dirigente responsabile della scelta di coprire le sculture di nudo dei Musei Capitolini prima della visita del presidente iraniano a Roma



Sempre elegante e mai sgarbata, la signora Ilva Sapora è la dirigente di Palazzo Chigi che ha bardato le statue ignude del Campidoglio per non indispettire Hassan Rohani, il presidente iraniano in viaggio a Roma munito di un catalogo di appalti miliardari da assegnare ai costruttori italiani. Più che un eccesso di zelo (definizione di governo), qui c’è un palese eccesso di zeri. Non sussiste un rapporto di ignoranza fra la Venere Esquilina censurata e la signora Ilva Sapora crocifissa: in realtà, senza offesa, pure la Sapora è una statua. O con maggiore precisione: un monumento di Palazzo Chigi, da vent’anni in ascesa. All’improvviso, precipita persino il monumento più robusto. Proprio la Sapora ha contribuito al disastro dei Rolex in Arabia Saudita: la figuraccia internazionale, il parapiglia scatenato dalla scorta di Renzi, il maldestro tentativo di recuperare gli orologi.

Sogno e son desto 3, prima puntata 16.01.16: Massimo Ranieri e Morgan

giovedì 28 gennaio 2016

Guglielmo Pepe: Malasanità in sala parto una verità molto amara



da: http://pepe.blogautore.repubblica.it/

La malasanità nella fase perinatale c'è. Probabilmente è più diffusa di quanto dicano i numeri. Riguarda anche le strutture del Nord (e negli ultimi casi coinvolge solo poli ospedalieri del Settentrione). Ecco cosa risulta dal documento finale - che potete leggere nell'articolo di cronaca - sul lavoro svolto dalla task-force inviata dal ministero per accertare le cause delle morti di madri e figli in quattro centri (alcuni considerati di eccellenza) della sanità pubblica.

Ad essere sincero non fa piacere ricordare di aver avuto ragione nel mettere in evidenza un problema grave, denunciato soprattutto dai parenti delle vittime. Tra l'altro la relazione degli esperti ministeriali, al di là della forma, è anche più dura e più amara di quanto si potesse pensare. Purtroppo. La casualità di una morte di una persona cara è una realtà con la quale si misura spesso la nostra esistenza. Se invece questa morte è stata determinata da errori, non possiamo accettarlo. Né dobbiamo. 

Ma quanto è accaduto merita di essere analizzato sotto diversi punti di vista.

1) La task-force del ministero ha fatto un buon lavoro. Che mette a tacere chi

mercoledì 27 gennaio 2016

Black: Wonderful Life



Ci sono cantanti, musicisti, che diventano famosi per un solo brano. A torto o a ragione, non li conoscevamo prima di quel brano, non li ricordiamo per altro. ‘Wonderful Life’ è una di queste canzoni. Che l’autore fosse Colin Vearncombe, in arte Black, me lo sono ricordata quando ho letto della sua morte avvenuta ieri in Irlanda.
Zucchero ne ha fatto una cover. Versione che preferisco, perché non toglie delicatezza al brano ma gli dà una rinfrescata di cui aveva bisogno.
Qui trovate le due versioni.....




martedì 26 gennaio 2016

Primo Levi: Se questo è un uomo



 Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Sanremo 2016, Gino Castaldo: Parole note, nelle canzoni vince l’amore




Parole note: Sanremo secondo copione, nelle canzoni vince l'amore
di Gino Castaldo

Ecco le parole chiave, o meglio i tag, del festival 2016, dopo l'ascolto continuato e ininterrotto delle 20 canzoni in gara. Cominciamo da infinito, ripetuto più volte, in diverse canzoni, si corre spesso il brivido dell' immenso, e quindi anche dell'universo, e più volte ricorre il cielo, ovviamente per guardarlo, per ricordare, per pregare, fate voi. Torna con una certa frequenza perfino la parola "parola" e poi, questa sì più originale, emerge l'immagine di Napoli, tag fortificato da un ricca e divertente citazione nel pezzo di Elio e le storie tese - destabilizzante quanto occorre e ci si aspetta dai geniali guastatori - e ben due canzoni, quelle dei rapper Clementino e Rocco Hunt, che si esprimono in dialetto, napoletano per l'appunto. Ma il tag supremo e immarcescibile, non lo indovinereste mai, è: amore.

Sì, non sarà certo una gran notizia ma a questa regola non si sfugge, il festival si conferma un magnete irresistibile che risucchia ogni speranza di pluralità, una gigantesca nave da crociera in stile Love Boat, ci cascano tutti, anche gli

Sanremo 2016, Marinella Venegoni: Primo assaggio delle canzoni fra meteo, borsette, amori disperati



da: http://www.lastampa.it/Blogs/on-the-road

Sanremone, primo assaggio delle canzoni fra meteo, borsette, amori disperati 
di Marinella Venegoni


La nuova canzone italiana che uscirà dal Sanremone 2016 non sconvolgerà il nostro costume nazionale, ma la media è più accurata di quanto il nudo elenco dei 20 concorrenti lasciasse prevedere. Si canta molto del meteo, come sempre capita quando non si sa cosa dirsi fra sconosciuti. Ci sono uragani di amori disperati, si filosofeggia e spesso a vanvera, si balla poco e si sorriderebbe pochissimo se non fosse per ELIO E LE STORIE TESE, veri tiramisù con i loro calembours e gli accostamenti di epoche e musiche in «Vincere l’odio» (l’opposto di «Perdere l’amore), che ha 7 ritornelli. Conti ha fatto bene i suoi conti, senza rinunciare alle proprie debolezze.  

I SENATORI  
La Divina PATTY PRAVO festeggia 50 anni di carriera mettendo il tailleur alle

lunedì 25 gennaio 2016

Il virus Zika e il virus “a mia insaputa”….



Pare che stia girando sul pianeta terra un nuovo virus: Zika. Provoca febbriciattola, eruzioni cutanee, dolori articolari. Ma non sarebbe devastante come l’Ebola. 


Ma in un paese del pianeta Terra - l’Italia - gira da tempo indisturbato un virus che colpisce un preciso bipede: il politico.
Si tratta del virus “a mia insaputa”.

Fenomeni virulenti hanno colpito politici come Silvio Berlusconi, Claudio Scajola, cui - a sua insaputa - è stato comprato un appartamento vista Colosseo. E poi è stato colpito Roberto Formigoni, cui l’amico Daccò, arrestato per il crac dell’ospedale San Raffaele, ha pagato le vacanze. A sua insaputa…
E altri politici si potrebbero aggiungere alla lista di quelli con gli “anticorpi fragili” al suddetto virus. 


L’ultimo colpito è l’ex commissario Expo e aspirante futuro sindaco di Milano: Giuseppe Sala.
La sua villa al mare (Zoagli) è stata ristrutturata dall’architetto Michele De Lucchi, lo stesso che ha curato gli allestimenti del padiglione Zero e

sabato 23 gennaio 2016

Noemi: il nuovo album è “Cuore d’artista”




 
da: http://www.radioitalia.it/

Noemi: in attesa di Sanremo, il nuovo album è “Cuore d’artista”

“Non ce la faccio più a tenere tutto per me”, ha scritto Noemi sui social network annunciando “Cuore d’artista”:
Questa mattina mi sono svegliata col desiderio di dirvi che questo è il titolo del nuovo album”.

La cantante presenterà il nuovo disco alla stampa a Milano lunedì 1 febbraio, circa una settimana prima della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2016. L’album sarà seguito da un tour: “Oggi contrabbassiamo! Tutte le strade portano al #NoemiLive2016, ha scritto l’artista romana commentando una foto che la ritrae accanto a un contrabbasso; “Non vedo l'ora di tornare a cantare e suonare live per voi! #NoemiLive2016 #Comingbacksoon”, ha aggiunto in un altro post.

Intanto Noemi ha dato il via al countdown per Sanremo: sarà tra i 20 Big e all’Ariston presenterà il brano “La borsa di una donna”, che ha un team

Faciloneria e assenteismo: ecco perché i rapporti fra Renzi e la Ue non vanno



da: http://www.glistatigenerali.com/ - di Giovanni Del Re

«Complotto anti-italiano», «Italia svantaggiata a Bruxelles», e chi più ne ha più ne metta. La vulgata sulla posizione del Belpaese nella “capitale” d’Europa è questa. Ma è una leggenda sostanzialmente falsa, che nasconda una verità diversa: dentro l’Unione Europea il primo grande “nemico” dell’Italia è l’Italia stessa. Salvo qualche eccezione ai tempi di Mario Monti ed Enrico Letta, da anni l’Italia latita a Bruxelles. E dire che se c’è una piazza in cui la massiccia presenza, la rete di contatti, lo scambio costante e continuo di informazioni è cruciale, è proprio questa.

Giorni fa ha fatto scalpore la notizia di fonti europee che lamentavano l’assenza di un vero interlocutore per Bruxelles a Roma. È vero. Manca, in effetti, quello che in gergo viene chiamato “sherpa”, l’uomo vicino al capo di governo che si occupa esclusivamente di Europa, l’uomo da chiamare in qualsiasi situazione. Ce l’hanno in tanti, non solo i “big” come Francia, Germania, Gran Bretagna, ma anche paesi come la Polonia o la Spagna, o anche la piccola Austria. È il vero ufficiale di collegamento, che ha un contatto più immediato e diretto con il capo del governo, perché gli siede accanto, nella capitale, di quanto può avere il rappresentante permanente. Gli sherpa chiamano due, tre, quattro volte a

Canone Rai 2016 in bolletta, tutti i dubbi su come pagare e fare disdetta



da: Il Fatto Quotidiano

Da quest'anno il canone (100 euro) si paga direttamente nella bolletta della luce. Questa però è l'unica certezza: i dubbi che riguardano casistiche comuni come conviventi, affittuari o studenti fuori sede verranno (forse) sciolti da un decreto attuativo che sarà pubblicato a metà febbraio. Intanto al call center a pagamento della Rai rassicurano: "Non c'è fretta"
di Patrizia De Rubertis

Uno spettro si aggira per l’Italia: si chiama evasore inconsapevole del canone Rai. Ma non è uno dei 7 milioni di contribuenti che ogni anno decide appositamente di non pagare la tassa più odiata dagli italiani visto che su 23 milioni di famiglie interessate, solo 16 milioni sono in regola con il versamento. Si tratta, invece, di migliaia di cittadini che brancolano nel buio, perché non sanno più se e come pagare il canone. Tutta colpa del nuovo sistema delineato dalla legge di Stabilità  che non spiega come comportarsi con casistiche particolari ma assai diffuse, come gli studenti fuori sede o il titolare dell’abbonamento che non corrisponde all’intestatario dell’utenza della luce su cui verrà addebitato automaticamente l’importo di 100 euro.
Come farà, quindi, l’Agenzia delle Entrate a intrecciare i dati di familiari

mercoledì 20 gennaio 2016

Canone Rai: chi deve pagare con la bolletta elettrica



da: la Repubblica

Canone Rai, addio bollettini: ecco chi deve pagare con la bolletta elettrica

A luglio arriveranno i primi addebiti, insieme alla fornitura di energia: 70 euro, poi altri 30 euro spalmati nei mesi successivi. Si paga laddove si hanno residenza anagrafica e intestazione delle bollette, sono salve le seconde case. Ecco le risposte della Rai ai nostri quesiti.

La bolletta elettrica di luglio sarà aggravata di 70 euro di costo legato al Canone della Rai. Sarà la prima tranche di pagamento del balzello, che la Stabilità ha fissato in 100 euro per il 2016, rispetto ai 113,5 euro precedenti, con l'addebito inserito nella fornitura elettrica. Nelle bollette successive, a partire da agosto, si spalmeranno i restanti 30 euro per saldare il dovuto di quest'anno. Dal 2017, poi, scatterà la versione definitiva: il canone sarà spalmato su 10 rate da 10 euro l'una.

La novità principale sul Canone riguarda proprio il conto totale e il modo di pagamento: nessuno, in questi giorni, si deve aspettare il tradizionale bollettino.

martedì 19 gennaio 2016

C’era una volta il PD che si indignava e…i giornali come Repubblica…



da: http://unoenessuno.blogspot.it/

C’era una volta

C'era una volta il Partito democratico che si indignava per gli scandali della P3, quando massoni, politici, faccendieri si incontravano per decidere nomine e cercare di forzare le scelte dei giudici (erano i tempi della mozione di sfiducia a Caliendo).
C'era una volta il PD che si indignava per i conflitti di interesse di Berlusconi, per le sue leggi ad personam, per le nomine dei suoi amici (e amiche) dentro le istituzioni.
C'era una volta il PD (o forse non si chiamava ancora in quel modo) che prometteva agli elettori basta leggi vergogna, basta porcellum.
C'era una volta il PD che difendeva la Costituzione quando a cambiarla, a botte di maggioranza, era Berlusconi.
La Costituzione più bella del mondo. 
C'era una volta il PD (o forse ancora non si chiamava così) che si batteva per i diritti civili. O almeno prometteva di battersi.
C'era una volta il PD che prendeva in giro la destra che strumentalizzava le sue battaglie contro i fannulloni, contro l'Europa dei burocrati.

All’Ilva nominato un dirigente già condannato per il rogo Thyssen



da: La Stampa 



Parla di «ennesimo regalo del Governo Renzi ai lavoratori Ilva» Massimo Battista, dipendente del Siderurgico e attivista del Comitato «Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti» in riferimento alla nomina dell’ingegner Marco Pucci a direttore generale del gruppo Ilva. Pucci, subentrato nell’incarico a Massimo Rosini, è stato condannato per il rogo della ThyssenKrupp, di cui è stato consigliere delegato marketing e vendita, insieme all’amministratore delegato Harald Espenhahn, altri dirigenti ed addetti alla sicurezza. La Corte d’Appello di Torino ha ridotto la pena da sette anni a 6 anni e dieci mesi di reclusione nei confronti del dirigente, «ma - fa rilevare Battista - ove dovesse essere confermata la sentenza dalla Cassazione, molto probabilmente nel mese di giugno, per l’ingegnere si aprirebbero le porte del carcere». 

Nel rogo dello stabilimento ThyssenKrupp, la notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007, morirono sette operai. Gli inquirenti hanno riscontrato gravi carenze in tema di sicurezza nella fabbrica. Pucci, considerato un esperto del settore siderurgico, è stato nominato direttore generale del gruppo dai commissari

martedì 12 gennaio 2016

Ciao David…..


Beppe Grillo: Il Pd ha il monopolio immorale #PiddiniCostituitevi



da: http://www.beppegrillo.it/


Il Pd negli ultimi anni conta indagati, rinviati a giudizio e spesso condannati a centinaia e senza contare gli uomini piazzati nelle partecipate e nelle aziende parastatali: numeri degni di un'organizzazione criminale. Un primato nazionale. Come il Pd nessuno mai. Solo gli indagati nell'anno appena trascorso sono 83 e nonostante il 2016 sia iniziato da pochi giorni il numero è aumentato: l'ultimo datato ieri è il sindaco piddino di Como. Domani chi lo sa!
Il capo della combriccola, finchè regge, è il Bomba fiorentino, mai eletto, in crollo verticale nei sondaggi, che teme le comunali di questa primavera più della Guardia di Finanza in Banca Etruria e ha da poco regalato 120 milioni agli editori per continuare a garantirsi la solita propaganda di regime diffamatoria nei confronti del M5S. Il Pd ha il monopolio immorale, il record degli indagati, ma i giornali ben ricompensati preferiscono ometterlo. Quando indagano un sindaco non specificano mai di che partito è, perchè nove volte su dieci è del Pd.
Di seguito una prima lunga lista degli indagati del Pd nei comuni. Armatevi di pazienza e leggetela fino.

L'elenco sarà in continuo aggiornamento.
Per facilitare la composizione della lista chiediamo tutti insieme un favore agli eletti del Pd con le mani in pasta e la coscienza sporca: #PiddiniCostituitevi! Per voi sarà una liberazione e l'onestà tornerà di moda!

ELENCO PIDDINI INDAGATI:
San Giorgio a Cremano (Napoli): indagati l’attuale sindaco Giorgio Zinno e il suo

lunedì 11 gennaio 2016

Cinema, Carlo Verdone e Antonio Albanese: “L’abbiamo fatta grossa”



da: http://www.repubblica.it/spettacoli/

Verdone - Albanese, la strana coppia: "Basta dibattiti, la comicità è una fortuna"
Debuttano insieme in “L’abbiamo fatta grossa”, al cinema dal 28. La regia è dell’attore romano. Una valigetta, due uomini in fuga: storia rocambolesca tinta di giallo
di Arianna Finos


 
Fratelli di risata. Quelle di Carlo Verdone e Antonio Albanese non sono comicità siamesi, ma sullo schermo la sintonia è tale da farli somigliare persino fisicamente. "Le stesse misure, se lui mi dà i pantaloni mi stanno perfetti. In una foto del poster le pelate erano uguali, a parte i miei tre capelli in più" ride Verdone. Fuma la sigaretta elettronica nel salotto di casa ed è prodigo di lodi per il collega. Mezz'ora dopo squilla il telefono ed è Albanese, "non avevo capito se dovevo chiamare io o voi". Mentre raccontano del loro primo film insieme, L'abbiamo fatta grossa, diretto di Verdone, uno finisce la battuta dell'altro come solo i coniugi di vecchia data, Mondaini e Vianello o i fratelli Taviani.

Massimo Gramellini: Uomini di polso



da: La Stampa

La storia di discriminazione rivelata da Carlo Tecce sul «Fatto» di ieri mette seriamente a repentaglio le nostre relazioni con l’illuminata monarchia saudita, tanto più che i protagonisti italiani sono alti funzionari ministeriali e megadirigenti di aziende pubbliche e private. Persone di indubbia autorevolezza e di ancora meno dubbia cultura, che sanno dire «è mio» in tutte le lingue del mondo.  

I fatti. Era la notte dell’8 novembre e i nostri bighellonavano nel palazzo reale di Ryad al seguito di Renzi in missione per conto di Io, quando i dignitari sauditi hanno offerto a ciascun ospite un pacchetto infiocchettato. I lupetti alfa dell’economia italica lo hanno scartato con la ritrosia golosa di un bimbo alle prese con la slitta di Babbo Natale, salvo scoprire che qualcuno aveva ricevuto un micragnoso cronografo da poche migliaia di euro, mentre altri - non si sa in base a quali meriti - si ritrovavano gratificati di un Rolex del valore di un monolocale in centro. I cronografati vivevano la disparità di trattamento come un insulto al loro prestigio. I muri del palazzo rimbombavano delle urla di questi nullatenenti da un milione l’anno di stipendio che si contendevano gli

Governo Renzi, Arabia Saudita: Missione Rolex….



da: Il Fatto Quotidiano

Governo in visita in Arabia Saudita. La missione finisce in rissa per i Rolex in regalo
Durante la trasferta a Ryad dello scorso novembre, i delegati italiani si sono accapigliati per dei cronografi da migliaia di euro, un omaggio dei sovrani sauditi. Per questo la delegazione del premier li ha sequestrati. Nota di Palazzo Chigi: "Sono nella nostra disponibilità"
di Carlo Tecce

Parapiglia tra dirigenti del governo in viaggio con Matteo Renzi per i Rolex elargiti dagli amici di Ryad. Questo racconto, descritto da testimoni oculari, proviene dall’Arabia Saudita. È una grossa figuraccia internazionale per l’Italia. È ormai la notte tra domenica 8 e lunedì 9 novembre. Il palazzo reale di Ryad è una fonte di luce che illumina la Capitale saudita ficcata nel deserto. La delegazione italiana, che accompagna Matteo Renzi in visita ai signori del petrolio, è sfiancata dal fuso orario e dal tasso d’umidità. La comitiva di governo è nei corridoi immensi con piante e tende vistose, atmosfera ovattata, marmi e dipinti. Gli italiani vanno a dormire. Così il cerimoniale di Palazzo Chigi, depositario degli elenchi e dei protocolli di una trasferta di Stato, prima del

M5S, Quarto: Roberto Saviano, “La Stella nera”




da: la Repubblica

Saviano: quella sesta stella nera che rischia di diventare una macchia indelebile
La vicenda di Quarto e i 5 Stelle. La delusione per l'incapacità di reggere una sfida come questa può condizionare il giudizio sul Movimento alle amministrative
di Roberto Saviano


 
Il Consiglio comunale di Quarto va sciolto per infiltrazione camorristica. Non importa quanti siano i voti portati dal consigliere espulso Giovanni De Robbio: quanto accaduto rischia di diventare un punto di non ritorno per il Movimento 5 Stelle. Il balletto sulle dimissioni del sindaco Rosa Capuozzo rischia di diventare una macchia indelebile, la sesta stella, la blackstar che offusca tutte le altre. Quarto è la storia di un cortocircuito. La prassi di raccogliere dossier per poter screditare l'avversario politico (che abbiamo chiamato macchina del fango), ha finito per trovare una sinistra corrispondenza, anche se sottile e camuffata, nei processi sui blog o in televisione.

Quello che pare essere accaduto a Quarto è un caso di scuola. Da una parte la