venerdì 28 settembre 2012

Vita di società, diritti: animali a quattro zampe, animali a due zampe..


In questo paese arriverà, prima o poi, il momento nel quale anche gli animali a due zampe: cioè gli essere umani, avranno dei diritti?

Che si possano tenere animali domestici – non certo pitoni e coccodrilli – in un condominio ok. Già avviene, indipendentemente da regolamenti condominiali che sanciscano il contrario. Peccato che in alcuni casi la presenza, esempio, di cani, trasformi – a causa dell’inciviltà dei padroni – il condominio in un canile e i marciapiedi in cacatoi.
Il sig. Gianluca Felicetti, presidente del Lav dove vive? Dice: “una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti”.
Una “pace sociale” prevede, inevitabilmente, l’incontro dei diritti delle persone oltre che degli animali.
Amare gli animali significa addestrarli, farli vivere in posti e condizioni adeguate. Spesso vi è un “sentimento” distorto nei loro confronti. Un modo di vivere il rapporto con loro che supera o ignora totalmente l’animale a due zampe: l'uomo. Per non parlare di quei turbati mentali che preferiscono gli animali ai bambini.
E, allora, nel disegno di legge inutile pensato da fan cazzisti, si preveda obbligatoriamente la presenza di terapeuti. Per i padroni degli animali.
Detto da una che ama i cani, li ha avuti, ma rispetta gli altri.


da: Corriere della Sera

Cani e gatti nei palazzi: Sarà vietato vietarli
Condomini «animal friendly», sì della Camera
di Giovanna Cavalli

Buon per loro che non pagano l'Imu, ma cani e gatti sono ufficialmente dei condomini a tutti gli effetti. Con diritto di residenza nella casa di famiglia. Lo ha deciso ieri la Camera, che ha sancito il principio inviolabile per cui «le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali
domestici». La norma va a integrare l'articolo 1138 del codice civile, che regola la vita in comune di quei circa 30 milioni di italiani che dividono - più o meno litigiosamente - lo stesso palazzo. Il testo dovrà tornare al Senato, ma non dovrebbe più incontrare ostacoli. «E' un nuovo e concreto passo per porre fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici» esulta Gianluca Felicetti, presidente della Lav. «Una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti».

Dunque se il cane abbaia alla luna o se il micio miagola perché sente la primavera, ai vicini di casa non resterà che sopportare. L'inquilino a quattro zampe non potrà essere sfrattato. E in un paese in cui su e giù per i pianerottoli c'è una lite ogni 10 minuti a causa di un animale, dove c'è chi protesta se il canarino cinguetta troppo forte (perché non sa che c'è anche chi deve sopportare un gallo insonne sul balcone attiguo) e chi vorrebbe far mettere le pattine al gatto del piano di sopra perché le unghie ticchettano sul parquet, la norma è quasi rivoluzionaria.
«Finalmente viene esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d'essere» dichiara l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, da sempre in prima fila per i diritti degli animali e tra le sostenitrici della proposta bipartisan. «Lo considero un altro passo avanti a tutela dei cittadini che convivono con gli amici a quattro zampe e che d'ora in poi potranno farlo senza rischiare di incorrere in assurdi tentativi di limitare la loro libertà e la serena convivenza con quelli che sono diventati dei veri componenti della famiglia». «La mia proposta di legge diventerà presto realtà» si rallegra Gabriella Giammanco, deputato del Pdl che, con Franca Chiaromonte del Pd, ha portato avanti l'iniziativa. «Nessun regolamento condominiale potrà più vietare di possedere animali da compagnia in casa». Il testo in compenso vieta di ospitare animali esotici come serpenti e tigri.
Il suo adorato border collie Shon è stato addestrato come un principino «e nel mio palazzo, dove c'è un inquilino molto complicato, credo sia l'unico argomento su cui non abbiamo avuto problemi» racconta il direttore del Tg5 Clemente J. Mimun, che ha ideato anche il «TgBau&Miao» proprio per dare voce ai quattrozampe. «Quelle poche volte che Shon ha sporcato, ho pulito subito io. La legge sarà importante perché codifica una maggiore tolleranza nei confronti dei nostri amici che sono diventati dei veri familiari. E ha il pregio di definire regole che eviteranno controversie inutili».
Oltre alla norma animal friendly , nella riforma condominiale sono contenute parecchie novità. Sarà più facile staccarsi dal riscaldamento centrale. Non sarà necessario attendere l'ok dell'assemblea, a patto di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell'impianto condominiale. L'amministratore resterà in carica due anni, dovrà avere almeno il diploma di maturità e potrà essere licenziato per gravi irregolarità fiscali. Per la messa a norma in sicurezza e per l'eliminazione delle barriere architettoniche del palazzo basterà che in assemblea siano presenti i condomini che rappresentano un terzo dei millesimi condominiali e sarà sufficiente la maggioranza favorevole del 50 più uno. 

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