mercoledì 12 settembre 2012

Tv, ‘A fil di rete’ di Aldo Grasso: “Mediaset alla ricerca del suo Santoro”



da: Corriere della Sera

Mediaset alla ricerca del suo Santoro
«Quinta colonna» punta su demagogia e populismo: Del Debbio punta ad assecondare gli umori della piazza
di Aldo Grasso

Facessi l'analista politico non avrei dubbi: Silvio Berlusconi si presenterà alle prossime elezioni. Altrimenti non andrebbe in onda un programma come «Quinta colonna» condotto da Paolo Del Debbio (Rete4, lunedì, ore 21.10). Mi occupo d'altro e dal punto di vista televisivo il talk è molto istruttivo.
Mediaset è alla ricerca del suo Santoro e «Quinta colonna» fa di tutto per pestare i tasti della demagogia, del populismo, della piazza berciante. Il fine ultimo del programma sembra essere questo: entrare nel ventre molle del Paese, scatenare gli umori più incontrollabili per screditare il governo Monti. E dunque l'inviata Nausica Della Valle è a Roma, nel cuore del Tufello, a raccogliere gli sfoghi più sanguigni sul caro-casa (Imu, mutui); Roberto Poletti accende i peggiori istinti di un gruppo di veronesi (a proposito, non riesco a capacitarmi di come Poletti, visti i suoi testacoda politici e professionali, possa essere finito a Mediaset); Valerio Minelli e la piazza di Battipaglia.
Certo se non si fa pagare l'Ici si vincono le elezioni, ma poi i Comuni vanno in rosso e si devono per forza aumentare le tasse. Ovviamente questo ragionamento non sfiora né il conduttore né i suoi ospiti: il peggiore di tutti pare Rosario Trefiletti, come se le disgrazie del Paese lo rafforzassero nel suo ruolo, seguito a ruota dai vagheggiamenti politici di Maurizio Zamparini (nessuno in studio, ovviamente, gli chiede conto della gestione del Palermo calcio).

Mai vista una trasmissione Mediaset così impegnata ad assecondare gli umori della piazza, a cavalcare il malcontento, a intercettare le suggestioni emotive della folla, indossando ora la maschera di Santoro ora, comicamente, quella delle Iene.
Certo, la parte del leone la fa lui, Paolo Del Debbio, grande cultore della tv trash, ma sempre con quell'arietta compunta del vecchio liberale della Lucchesia che si trova nella mischia solo per salvare il mondo.

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