martedì 11 settembre 2012

Rai: riparte ‘Ballarò’, con Floris che vuole andare in onda fino a metà luglio



Non seguo ‘Ballarò’. Non lo farò neppure domani ma non certo per…..Gabriel Garko.
Sono “allergica” ai talk politici,  ma non sto a ripetere per qualche motivo. Caso mai: faccio qualche incursione nel “tubo”.
Però pago il canone Rai. Ergo: ritengo doveroso  - non per Floris – ma per la Rai, che il programma sia trasmesso anche a giugno e luglio.
Vorrà dire che la “trombata di lusso” Lorenza Lei si darà da fare con gli inserzionisti pubblicitari per vendere a giugno e luglio ciò che invece vendono – malamente – a settembre.

da: Kataweb

Ballarò, stagione fiume al via con Renzi
di Alessandra Clementi

Al via il talk politico fiore all'occhiello della informazione di RaiTre. Ospite della prima puntata Matteo Renzi, "ma vorremmo anche Monti e Beppe Grillo" racconta Floris, pronto ad andare in onda fino a metà luglio
E’ un Giovanni Floris sereno e concentrato quello che torna al timone di “Ballarò” da martedì 11 settembre in prima serata su Rai3 per l’undicesima stagione del talk politico e di attualità della rete. E sarà una stagione lunga (il capostruttura di Rai 3, Andrea Valentini, coautore di Ballarò, vorrebbe Floris in onda fino a metà luglio), e faticosa, con una crisi economica globale da affrontare tre elezioni alle porte: quelle del presidente Usa, le politiche italiane e la scelta del successore di Napolitano.
“Come faccio a restare così imperturbabile alla vigilia di un debutto impegnativo, con la scaletta ancora da completare? – scherza con i colleghi in conferenza stampa -. Mi sfogo col calcio, anche se quest’estate mi sono rotto un menisco e quindi dovrò stare un po’ a riposo…”.

Forte del 17% di share raggiunto nella passata stagione, share che ha doppiato quello medio di Rai3, Floris è il fiore all’occhiello della rete, concetto ribadito dal direttore Antonio Di Bella: “Ballarò è il nostro prodotto di punta con una linea editoriale ben riconoscibile costruita con costanza e serietà negli anni”. “Dopo aver voluto Giovanni come inviato del TG3 a Washington ad intervistare Brzezinski non potevo pensare che ci saremmo ritrovati qui dopo 11 anni. Ma il merito di avergli affidato Ballarò va tutto al mio predecessore: Paolo Ruffini”.
E Floris non si schermisce: “Quest’anno continuiamo nel solco della tradizione: ci guidano lucidità, logica e tratto giornalistico nel mondo di affrontare l’attualità, cercando di portare i nostri ospiti ad una griglia ‘pragmatica’. Investiamo su professionalità della redazione e una costruzione della puntata che non si fa sviare dal clima e rimane molto concentrata sulle notizie”.
Della squadra anche quest’anno faranno parte Maurizio Crozza, con la sua copertina di satira (“Della quale non posso anticiparvi la scaletta – dice Floris- perché la ricevo alle 19, due ore prima della diretta”) e il sondaggista della Ipsos, Nando Pagnoncelli che già sta affilando le armi in vista della lunga stagione elettorale, ma, già “dalla prima puntata proporrà un sondaggio tutto da seguire che farà parlare” aggiunge Floris.
E si parte con temi caldi come ‘la casa’ (tema declinato su tutti gli effetti perversi dell’Imu) e ‘caro benzina’, con in studio Matteo Renzi e l’economista Irene Tenagli. “Ci sarà anche un anti-Renzi, dice Floris, anche se non sappiamo ancora chi verrà e soprattutto non pensate che la prima puntata sia impostata sulle beghe interne del PD: sta crollando l’economia europea e la benzina è due euro. In un momento come questo torna il lavoro fatto nel passato di dare dignità ai servizi su prezzi di beni e servizi e confrontare la situazione italiana con quella degli altri paesi Ue. Certo poi Renzi è uno dei personaggi del momento… non potevamo non invitarlo”.
E’ un fiume in piena Floris e sollecitato dai colleghi snocciola qualche anticipazione sulla nuova stagione. Ancora ospiti internazionali dopo i colpacci dello scorso anno, quando arrivarono tra gli ospiti Tony Blair e François Hollande, “Ma vorremmo avere anche Monti e Beppe Grillo, anche se vale anche per lui la regola che c’è per tutti: ci si confronta con chi la pensa diversamente”… ha aggiunto il conduttore.
Enrico Paoli di “Libero” gli chiede se non si senta orfano di Berlusconi e Floris non si fa scappare l’occasione: “Veramente è già da un po’ che manca… anzi da quando c’è Monti abbiamo toccato punte record di ascolto. E Valentini rincara la dose: “Si pensava che un governo di tecnici non scaldasse gli animi, ma sostanzialmente abbiamo confermato e in qualche caso migliorato gli ascolti dell’arroventata stagione dell’ultimo Berlusconi”.
Un commento en passant sulla nuova dirigenza Rai: “Io lavoro con la Rai ed è sempre difficile per una persona che ci lavora, giudicare i propri dirigenti. Penso di poter dire che le prime scelte vadano viste in chiave di voler staccare l’azienda dalla politica, quindi mi sembrano delle buone scelte.”
Per finire ancora due battute sulle recenti polemiche scatenate dai fuori onda di Piazza Pulita: “Non è il nostro metodo, non è detto che sia il migliore, ma non ci è mai capitato..”. Sulla scuola: “E una macchina vecchia ma la politica non è certo quella di lasciarla senza benzina…Se chiedi sacrifici giornalieri agli italiani devi pur restituirgli qualcosa. Devi formare i figli. Devi aiutarli a trovare lavoro. Aiutare i talenti a venir fuori, premiare il merito è l’unico mezzo per generare mobilità sociale e supportare le classi sociali meno abbienti”. E sulla concorrenza: “Domani al debutto hai contro Gabriel Garko protagonista del feuilleton “Onore e rispetto” 3 e la partita della Nazionale”, domanda un collega. Per tutta risposta Floris sorride e allarga le braccia in segno di resa: “Speriamo che mi guardino almeno i parenti”.

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