venerdì 21 settembre 2012

Lombardia, inchiesta Sanità: “la furbata di Formigoni”



da: Lettera 43

La furbata di Formigoni

La cancellazione è arrivata tardi. Così tardi da risultare sospetta.
Appena due giorni prima che esplodesse il caso dei fondi neri alla Maugeri, con i sei arresti che hanno fatto traballare la poltrona del governatore della Lombardia Roberto Formigoni.


ISCRITTA DAL 2001. Era l'11 aprile del 2012 quando il nome della Fondazione Maugeri è stato tolto dal registro regionale delle persone giuridiche private.
Si trovava al numero 473 dal 7 aprile 2001.
È quanto emerge dai documenti finora rimasti riservati che il Corriere della Sera ha riportato il 20 settembre.
COINCIDENZA O CASUALITÀ? Un retroscena che sembra quasi una coincidenza.
La cronologia dei fatti ha alimentato qualche sospetto: solo il 13 aprile l'esplosione dello scandalo per i 70 milioni di fondi neri della Maugeri portò in carcere gli amici del governatore Formigoni, Antonio Simone e Piero Daccò (al suo terzo ordine di custodia cautelare). 
Insieme con loro sono stati arrestati anche il direttore amministrativo Costantino Passerino, il suo contabile Gianfranco Mozzali e il commercialista milanese Claudio Massimo, mentre per il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione, Umberto Maugeri, sono scattati i domiciliari.
Da giugno è indagato per corruzione aggravata anche Formigoni. 

RIMANDATA ALLA PREFETTURA. La cancellazione d'ufficio è stata motivata così dagli uffici della Regione: «Si ritiene che il fascicolo sia stato erroneamente inoltrato all'amministrazione regionale» dal momento che «le finalità della fondazione hanno rilevanza nazionale» e dunque la competenza è «in capo alla prefettura».
FORMIGONI SI GIUSTIFICA. Anche Formigoni si è affrettato a prendere le distanze dalla 'puzza' di furbata: «Il potere di controllo sugli Irccs privati non spetta a noi, ma spetta alle prefetture e al ministero della Salute», ha spiegato.
Quella della Fondazione era un'iscrizione ingombrante, resa ancora più evidente da un semplice colpo di bianchetto.

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