giovedì 27 settembre 2012

La condanna di Alessandro Sallusti: indignazione della stampa…per la stampa

Condannare alla galera per diffamazione o per omesso controllo, per quanto un direttore abbia responsabilità di ciò che pubblica, è indubbiamente qualcosa di antidemocratico. Mi chiedo, però, se la medesima indignazione per la condanna di un “giornalista” (condanna ingiusta o no, per me Sallusti non è un giornalista) la si riserverebbe anche ai bloggers, considerando che in più circostanze si è cercato di approvare norme per “blindarli” con il rischio di esposizione a potenziali denunce e condanne.
Ogni ambiente media: stamp, web, ecc..ha i suoi coglioni. Ma il diritto e la democrazia non prevedono che per qualche coglione si imbavagli il pensiero libero e critico.

Detto – quasi seriamente quanto sopra – mi “duole” dover confessare che il primo pensiero che ho avuto quando ho letto che le porte del carcere si potevano aprire per Alessandro Sallusti è stato: e mò…come fa a limonare con la Santanchè?

P.S: quel sito interessante e più libero di altri che è Lettera 43, mi fa ridere quando scrive: Daniela Santanché “vicina” ad Alessandro Sallusti.
Che è…hanno paura di incappare in una condanna per mancato rispetto della privacy (e quando mai in Italia si condanna per questo..) scrivendo che i due limonano e trombano. Ma per favore!...

Nessun commento:

Posta un commento