mercoledì 12 settembre 2012

Il Buongiorno di Massimo Gramellini



da: La Stampa

Un fisico bestiale

Ignazio La Russa, di cui non si avevano notizie certe da mesi, è tornato alla ribalta con questa problematica dichiarazione: «A Vendola, che dice che non conta essere figli biologicamente ma che è solo una questione culturale, dico che Sandro Mazzola è diventato un campione perché era fisicamente e non solo culturalmente un Mazzola».

Superato il primo momento di smarrimento (è la prima volta che sulla bocca di La Russa affiora l’avverbio «culturalmente»), si vorrebbe ricordare al nostalgico dei Colli Fatali che gli imperatori del secolo d’oro di Roma - Traiano, Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio - furono tutti adottati dal predecessore. E che il padre di Maradona non era un campione, così come non lo è suo figlio (a meno che suo figlio sia Ibrahimovic: con Maradona non si può mai dire). Gli si vorrebbe anche segnalare che, persino a settant’anni di distanza, certi discorsi sulla trasmissibilità genetica del talento continuano a provocare qualche brivido lungo la schiena. Lo si vorrebbe infine diffidare dal coinvolgere nei suoi paragoni spericolati Valentino Mazzola, capitano del Grande Torino. Sul diritto dei gay di avere un figlio è giusto discutere. Invece il diritto dei tifosi del Toro a godersi in pace il loro fuoriclasse è da considerarsi fuori discussione. Detto con la massima simpatia verso La Russa e la sua stirpe, alla quale auguriamo di assomigliare al padre più fisicamente che culturalmente.

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